
La nuova agricoltura italiana
Viaggio nella giovane agricoltura italiana. I volti, le istantanee, gli angoli di paesaggio e le vedute futuristiche di una attività che richiama a se sempre più giovani talenti smaniosi di mettere in gioco le proprie idee. E' un universo multicolore, pieno di innovazione e di entusiasmo, i cui mondi diversi sono uniti dal filo rosso della creatività, dell'inventiva e del coraggio. Essere oggi un giovane imprenditore agricolo significa ristabilire un rapporto organico, divertente e avvincente con la natura e ritagliarsi un lembo di ambizione e vivacità nel terreno fertile della green economy che è, allo stesso tempo, crogiolo di tradizione e punta avanzata del Belpaese che non teme le sfide.

Tolve - Potenza. Quest'uomo che sa mettere le ali conosce a perfezione le sue api regina, le padrone delle arnie, dell'azienda, di intere famiglie di api al lavoro per il bene dell'impresa e di tutto il territorio che circonda Tolve. Gianni immagina un mondo perfetto come quello che studia e indaga nelle cellette di cera, lì risiede la perfezione. Lo racconta bene sia un libro scritto con i bambini sul ruolo delle api come metafora di un mondo perfetto, sia il suo miele etichettato braille

Genazzano - Roma. Aprire le porte al diverso, allo straniero, all’esiliato politico, offrire una possibilità di riscatto attraverso l’impegno nel lavoro, è una delle sfide più avvincenti dell’azienda agricola Sonnina. Qui si punta al rapporto diretto con gli ospiti, ad una relazione solidale con i collaboratori delle diverse attività produttive, alle iniziative didattiche con i bambini e ad azioni educative con soggetti disabili.

Pistoia- Azienda Romiti Giusti. Oggi dentro questa azienda tutto è riproducibile, dalla giraffa a Pippo, dagli animali alle grandi installazioni, è tutto un intrecciarsi di rami e di foglie che si impersonificano fino a diventare sculture viventi. E non fa sorpresa che, dal primo seme all'ultima sforbiciata, è tutto made in Italy, per una filiera che non delega e non si lascia affascinare dalle tentazioni di un mercato globalizzato che prova a trasformare le dinamiche artigianali in industriali

Pecetto-Torino. Tra le diverse persone svantaggiate c'è anche una ragazza extracomunitaria, riscattata dalla tratta, tra i ciliegi di Pecetto, in compagnia di Elena, Renato ed Emanuele, i tre fondatori di una innovativa impresa agricola che mette l'orto sui banconi, le difficoltà degli altri tra i propri punti di forza, la gioia di affrontare il quotidiano nel proprio modello di organizzazione del lavoro.

Fabbriano- Queste gocce di miele invecchiato nelle botti hanno il colore rosso rubino, e la sua morbidezza e densità hanno il sentore di vino cotto con un retrogusto balsamico. E' la realizzazione del giovane imprenditore agricolo Giorgio Poeta, che ha impiegato le sue competenze e le sue conoscenze in una sperimentazione che già fa gola a molti. "Chi compra un vasetto del mio miele, dice il Poeta, compra un pezzo di me: dentro ci sono i miei sogni e le mie favole".

Trento- Erika Pedrini prende in mano l'azienda storica di famiglia, innesta prima nel terreno, poi nei calici, quelli che erano i vini dell'imperatore, dal Negrara al Franconia al Groppello. Se i suoi piedi si impiantano tra le viti, la sua mente viaggia lontano, alla ricerca di nuovi mercati dall'est all'ovest del pianeta.Oggi quei vini sono venduti in Giappone Inghilterra Germania e in tanti altri paesi del mondo. Lei gira il mondo ma il suo vino la riporta a casa. Ora è lui a farlo.

Capestrano (AQ). Capita che l'asino sia il primo della classe. Bistrattato, considerato l'ultimo della classe, eppure così presente nel racconto della dura vita d'Abruzzo e non solo. Dal ciuco la passione, ma anche un latte speciale, fino al punto di sostituire il seno materno: il latte dei bambini. E qui si chiude un progetto ma anche una filiera. Quel latte nasce in quella fattoria e lì viene lavorato e trasformato.

Capaccio (SA). In molti conoscono questa prestigiosa azienda che oltre ad essere orgoglio del Sud è anche eccellenza italiana. Vannulo è stata la prima azienda a introdurre il sistema Ums per le bufale, grazie al quale gli animali si fanno mungere quando ne hanno voglia. Vannullo ha anche chiuso la filiera dalla mozzarella, dallo yogurt, dai budini al latte di bufala, trasformando in azienda le pelli e creando una catena firmata di borse e oggetti ricercatissimi.

Noci (BA). Non basta l'olio a tenere in vita gli olivi secolari: qui l'innovazione è balsamo per la tradizione. Prendere l'essenza dal passato e declinarla in impresa del futuro. E l'essenza non può che risiedere in quelle preziose olive. Così Nunzia, ciotola e paletta alla mano, si fa spazio sui tavolacci di legno di questa austera masseria. La conoscenza degli studi si traduce in un laboratorio dinamico che presto è in grado di partorire cosmetici, creme, balsami, e shampi.

Monteverde (AV) In un chicco di cereale il crocevia di generazioni: il mugnaio fa largo al birraio e la birra fa rinascere l’impresa Là dove si produceva il grano oggi nasce un’ottima birra artigianale.

Altamura (BA).Prendi un antico mulino degli anni 50, mettici una buona dose di tecnologia, trasformalo in una macchina computerizzata che ottimizza i sistemi di produzione e garantisce la qualità del prodotto al pari delle vecchie metodologie di lavorazione, ed ecco il gioiello in grado di produrre la Pasta Vera di Michele Raguso. Oggi questa pasta dalle caratteristiche antiche è venduta in buona parte d'Europa.

S. Maria Oriolo (CS). C’è profumo di frantoio in un bicchiere di amaro: l’oliva si tuffa tra zucchero ed ebbrezza. Da una antica ricetta della nonna che nei momenti di festa miscelava olive, zucchero ed alcol, nasce l’amaro Ulivar, dell’azienda agricola Santa Marina. Luigi sviluppa la ricetta della nonna e ne fa un'impresa di successo.

Cravanzana (CN). Se nell’isola di Hokkaido si produce un ottimo bambù perchè non farlo anche nelle Langhe piemontesi? Questa l’idea dell’azienda Essenza del Bambù. Oggi produce foglie di bambù per aziende cosmetiche e per il tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione e canne per l’artigianato.

Zocca (MO). Nessun fraintendimento, è l'agricoltura del futuro. C'è un grande fratello che sorveglia questi maialini, dal primo giorno di vita all'ultimo intervento di macellazione, di lavorazione e confezionamento delle carni. La marchiatura avviene con un microchip che permette di risalire all'intero albero genealogico di quel piccolo maialino, cosicché nulla possa sfuggire dalla sua tracciabilità .

R.Emilia. Oggi Cat ha un Sau di circa 1.167 Ha complessivi ed ha vincolato la produzione di biomasse di 288 Ha per la realizzazione del progetto biogas. Le aziende conferitrici producono orticole, futticole, viticole, cereali, oleaginose, barbabietole, bovini, suini, avicoli. L’energia prodotta viene immessa nella rete Enel. Il cittadino ottiene risparmio nella bolletta e ambiente pulito. I giovani possono accedere alla struttura per esperienze di formazione. L’agricoltura riparte da qui.

Torino. Qui con gli asini si fa di tutto. Il primo agriasilo d'Italia, dove i bambini svolgono le attività didattiche in compagnia dei numerosi asinelli e altri animali da fattoria, e poi la cosmesi. Con il latte d'asina si è dato il via ad una linea di cosmetici che sta già conquistando i mercati stranieri.

Bonavicina - (VR). Alla Vecchia Fattoria i bambini disabili apprendono a cantare e a camminare: miracoli veri della natura.La Vecchia fattoria è ad esempio la storia di Marco, bambino autistico, giunto qui a 4 anni. Era violento, urlava e correva, aveva un atteggiamento tipicamente aggressivo. Ma poi ha abbracciato il trattore e non voleva mollarlo più. In questo ambiente circondato da alberi da frutto, da animali e amore per la natura, Marco per la prima volta ha parlato.E tante altre storie

Reggio Emilia. L’assenzio nei secoli perseguitato, divenuto capro espiatorio per la lotta all’alcolismo, diventa il fiore all’occhiello dell’azienda mistico speziale. Qui si va a caccia di erbe considerate infestanti ma che hanno un potenziale officinale e curativo. Ne nascono essenze, distillati, liquori e materia prima per l’erboristeria.

Portici (Na)Il pomodorino del piennolo. Questo piccolo pomodoro è in grado di sfidare il tempo. Ad un anno dal suo raccolto conserva intatto il suo sapore e ne bastano pochissimi - dice - per arricchire un piatto di pasta. Il grappolo di pomodoro si lascia appendere nel suo nuovo packaging per essere comodamente trasportato e raggiungere ogni anfratto del Belpaese e, perché no, sconfinarlo.

Vernazza cinque terre.Prima i carichi a spalla, poi la ricostruzione dei muretti a secco tutta rigorosamente a mano. Infine una monorotaia per il trasporto fin su in cima ed il traguardo conquistato con sudore e sacrifici di vedere il vino Perciò sulle tavole dei prestigiosi ospiti stranieri e locali di queste meravigliose Terre. Il ripristino della rupe, del paesaggio, un ottimo vino: i motivi per cui bisogna crederci.

Magredi Udine-Qui i bambini arrivano in carrozza, vengono accompagnati all’orto dei piccoli frutti, lavorano per la loro trasformazione, si sporcano le mani di farina e i piedi di uva per pestarla, come un tempo, e partecipano alle attività della fattoria. Tra cavalli, carrozze, piccoli frutti, mercati, agriturismo, fattoria corrono generazioni. Nulla manca nel mondo di Gelindo.

Potenza. Mettono insieme terreni, mezzi, esperienze e determinazione e così danno futuro a una cooperativa agricola che ha per missione quella di lottare contro la celiachia, coltivando e rivalutando antiche colture. Dal cece nero, al grano saraceno fino ad altri legumi è un vortice di operosità contro le insidie del glutine.Il passaggio delle generazioni, per dar forza alle tradizioni

Grottammare (AN).Il codice Qr applicato alle piante del vivaio Balestra rappresenta una innovazione nel settore. Grazie al codice e al sito internet aziendale è possibile conoscere tutto della pianta ed apprendere consigli opportuni per le sue molteplici utilità e potenzialità decorative. Semaforo verde all’agricoltura che si rinnova, il flusso della rete è linfa di innovazione.

Cesena Forlì. Oggi è un consorzio che si riconosce nella punta di diamante della pasta Ghigi. Così si risolleva un progetto ed un indotto che rappresenta il sesto produttore nazionale con 500 mila quintali di pasta italiana, rigorosamente ogm free. In tutto fanno 25 milioni di investimenti senza un solo euro di finanziamento, per un miracolo interamente compiuto dall'impresa agricola.

Alice superiore (TO). Le erbe di Brillor. Per la prima volta i detersivi per la casa si possono anche bere senza determinare intossicazioni. Il sapore non è dei migliori ma vale a rendere l’idea di quanto naturali siano. Questi detersivi possono essere utilizzati anche in agricoltura per proteggere le piante da aggressioni. Insomma non inquinano ma sanano l’ambiente.