
Inside Bulgaria: The regret of the SSSR
Inside Bulgaria: the regret of the SSSR
Vintage that is not fashion but reality, the Orthodox religion and the monasteries, the Roma and Pompatsi minorities, the customs, the customs, the suburbs and the countryside, the Citalishte, but also the naturalistic tourism the places of worship. A trip to that country that was the industrial heart of the former Soviet Union. In the post SSSR with all its legacies, in the suburbs where the elderly, who are almost the only inhabitants, say they do not know the difference between democracy and anarchy and regret the times when everyone worked and contributed to progress. Where the sense of abandonment dominates, where young people have emigrated and agricultural and industrial cooperatives have almost disappeared, but where crime does not takes root. There, where the storks live and you go to the city with the cart and the horse, where you meet breathtaking landscapes and where the dignity and hospitality of the inhabitants have not yet emigrated.

La montagna di Bellintash (insediamento dei Traci)

I Citalishte le prime forme di centri sociali, oggi luoghi di aggregazione e di cultura. In Bulgaria ce ne sono 3578.

I Citalishte

Ia vecchia lotteria a Doctor Josifovo (villaggio di periferia), oggi trasformata in edicola

Gli alimentari super forniti nella periferia

La cooperatzia: La vecchia sede della cooperativa agricola in cui durante il periodo comunista e post comunista si gestiva tutta l'attività agricola della periferia di Montana. Oggi gli abitanti vanno a ritirare i buoni per il pane e l'olio

L'autobus rimane il mezzo di trasporto più usato e le fermate degli autobus esprimono bene il sapore dell'est.

Stazione dei treni a Vratsa

Lo skyline delle urbanizzazioni realizzate nel periodo comunista

I rom vivono ormai in maniera integrata su tutto il territorio

Il matrimonio: Si alla festa ma prima i soldi! Le feste di matrimonio delle minoranze rom (zigani) sono note per durare anche tre giorni. Diventano l'occasione per fare incontrare parenti e amici che vivono in ogni parte d'Europa. Qui è solito inaugurare la festa con delle donazioni in denaro. Una sorta di capo festa al microfono incita a versare di più e urla la cifra donata, con tanto di intramezzo musicale dell'orchestrina.

Il matrimonio

Il matrimonio

Il matrimonio

Il matrimonio

Il matrimonio

Il matrimonio

Plovdiv, non è raro incontrare nelle piazze e nei parchi della Bulgaria i giocatori di scacchi

Martenitza, si chiamano così i braccialetti che per la festa di primavera si indossano fino all'avvistamento della prima cicogna. Poi si appendono agli alberi per augurare una stagione fertile per l'agricoltura.

La religione prevalente è quella ortodossa. Le chiese sono quasi totalmente rivestite d'oro con inserti iconografici di madonne e santi. I monasteri sono luoghi di culto e attrazione turistica, molti dei quali anche dimora dei pop (preti ortodossi).


il battesimo è un momento molto sentito come per la religione cattolica. Qui il bambino viene completamente immerso nell'acqua santa più volte. Il pop (prete) si distingue per la lunga barba e la veste nera con un grande crocifisso.

Il monastero Rila

Monastero Rila

Monastero Rila

Ciprovtsi- monastero con le tombe dei caduti durante l'impero ottomanno

minoranza etnica convertita alla religione musulmana durante l'insediamento turco e per tale motivo ancora vittime di una sorta di sudditanza psicologica nei confronti di chi invece non si è piegato ai turchi e alle loro imposizioni pagando anche con la propria vita. Nonostante i tanti anni trascorsi alcuni sentimenti non sono scomparsi. Oggi in molti coltivano il tabacco e sono riconoscibili attraverso i caratteristici abiti indossati anche durante il lavoro nei campi









Il bitak è la versione bulgara del mercato delle pulci ormai sempre più raro



