
Il terremoto dell'Aquila
Un racconto per immagini della mattina del 6 aprile 2009 il giorno della scossa, siamo nel centro storico dell'Aquila e con la luce del giorno ci si rende conto di ciò che è successo in quella terribile notte. Tutti si danno da fare e sono i momenti in cui i sentimenti vacillano tra paura, incredulità e sconforto. Si sentono ancora voci sotto le macerie e c'è anche chi riesce ad uscirne vivo.

Il simbolo della tragedia, la chiesa delle Anime sante dell'Aquila.

La paura nei volti degli abitanti, davanti la casa degli studenti

Durante i primi soccorsi


C'è chi stenta ancora a credere che sia vero.

Anche i cani si danno un gran da fare e su di loro sono poste molte speranze di recuperare ancora persone vive.

La straziante attesa dei genitori degli studenti ancora dispersi, il silenzio, la fede, la speranza.

Sono passate più di 15 ore dalla scossa decisiva e si passa ai mezzi pesanti per rimuovere le macerie, con tutti i rischi del caso

Marta la ragazza miracolta. E' riuscita a sopravvivere 23 ore sotto le macerie.

Gli sfollamenti

Molti anziani non sono riusciti ad uscire dalle macerie con le loro gambe, ma grazie all' aiuto dei vigili del fuoco e della protezione civile ce l'hanno fatta

Sono tanti i parenti che si danno da fare tra le macerie per collaborare a trovare un genitore, un amico, un parente. Il momento del riconoscimento dei cadaveri è la fine della speranza.

Gli sfollamenti

L'Aquila era una delle città d'Italia con più piazze e monumenti i danni al patrimonio artistico e culturale sono inestimabili

Il campo tenda

La casa dello studente

Le aree più colpite della città in cui si sono create addirittura delle voragini

Mancano le forze, il morale e a pezzi, non si sa proprio da dove cominciare.